Efficacia dei beta-bloccanti nei pazienti anziani ospedalizzati con scompenso cardiaco e disfunzione sistolica ventricolare sinistra


I beta-bloccanti rappresentano la terapia raccomandata dalle lineeguida per lo scompenso cardiaco. Ma la loro efficacia clinica non è ben definita, soprattutto nella popolazione anziana.

Ricercatori della Duke University School of Medicine a Durham negli Stati Uniti, hanno esaminato l’associazione tra l’inizio della terapia con beta-bloccanti e l’outcome ( esito ) nei pazienti anziani ospedalizzati per insufficienza cardiaca, utilizzando il Registro OPTIMIZE-HF.
>
La mortalità ad 1 anno è stata del 33%, e la ri-ospedalizzazione per qualsiasi causa è stata del 64%.

Tra i 7.154 pazienti ospedalizzati con scompenso cardiaco ed eleggibili per i beta-bloccanti, il 49% ( n=3.421 ) ha iniziato ad assumere i beta-bloccanti per la prima volta.

Tra i pazienti con disfunzione sistolica ventricolare sinistra ( n=3.001 ), i beta-bloccanti erano associati con hazard ratio ( HR ) aggiustato di 0.77 per la mortalità, 0.89 per la ri-ospedalizzazione, e 0.87 per la mortalità – ri-ospedalizzazione.

Tra i pazienti con funzione sistolica preservata ( n=4.153 ), i beta-bloccanti erano associati a HR aggiustato di 0.94 per la mortalità, 0.98 per la ri-ospedalizzazione, e 0.98 per la mortalità – ri-ospedalizzazione.

In conclusione, nei pazienti anziani ospedalizzati con scompenso cardiaco e disfunzione sistolica ventricolare sinistra, l’uso incidente di beta-bloccanti è risultato clinicamente efficace e indipendentemente associato a più bassi rischi di morte e ri-ospedalizzazione.
I pazienti con preservata funzione sistolica avevano un outcome non-favorevole, e i beta-bloccanti non hanno influenzato significativamente la mortalità e la ri-ospedalizzazione per questi pazienti. ( Xagena2009 )

Hernandez AF et al, J Am Coll Cardiol 2009; 53:184-192


Cardio2009 Farma2009


Indietro

Altri articoli

Lo sviluppo della disfunzione sistolica ventricolare sinistra ( FEVS ) nella cardiomiopatia ipertrofica ( HCM ) è raro ma grave...


L’aritmia ventricolare è un’importante causa di mortalità nei pazienti con disfunzione ischemica del ventricolo sinistro. La rivascolarizzazione con bypass aortocoronarico o...


Non è chiaro se la rivascolarizzazione mediante intervento coronarico percutaneo ( PCI ) possa migliorare la sopravvivenza libera da eventi...


Non è chiaro se l'anticoagulazione sia superiore all'Aspirina nel ridurre l'ictus ricorrente nei pazienti con ictus embolico recente di origine...


I pazienti con disfunzione sistolica ventricolare sinistra ( LV ) dopo infarto miocardico sono ad alto rischio di sviluppare insufficienza...


La disfunzione microvascolare coronarica è stata proposta come collegamento tra funzionalità renale anormale e compromissione della funzione cardiaca ed eventi...


Oltre alla scalabilità, le cellule staminali embrionali umane ( hESC ) hanno il vantaggio unico di consentire la loro differenziazione...


L’effetto dei bloccanti del recettore dell'angiotensina II sulla funzione del ventricolo destro ( RV ) è ancora sconosciuto. I bloccanti del...


Per l’infarto miocardico acuto senza insufficienza cardiaca, non è chiaro se i beta-bloccanti siano associati a una ridotta mortalità. L'obiettivo...


I meccanismi che portano alla cachessia nella insufficienza cardiaca non sono pienamente definiti. Sono stati valutati i segni di congestione...